sabato 12 gennaio 2013

2 giorni a Bangkok

Lo scorso week end abbiamo deciso di passarlo da turisti a Bangkok. E così dopo aver scelto volo e hotel, venerdì sera siamo partiti alla scoperta di questa città.

Premessa: la città è grande e avendo a disposizione due giorni è meglio avere ben chiaro cosa si vuole vedere e cosa si vuole lasciare indietro. Una delle cose più faticose è stato scegliere l'hotel... alla fine abbiamo scelto un hotel nella zona antica della città, vicino ad alcune delle nostre principali mete. Non entro troppo nei dettagli dell'hotel, però volevo far vedere come erano piegate le asciugamani...


due teneri elefantini!! (è la prima volta che mi capita!).

Giorno 1: Palazzo Reale, Wat Pho e Wat Arun.
Subito diretti al Palazzo Reale, un tempo la residenza del re appunto, oggi è forse uno dei simboli di Bangkok con la sua pagoda dorata e il piccolo (solo 45cm) Buddha di Smeraldo. La giornata di sole ci ha permesso di godere appieno dei giochi di luce che gli infiniti mosaici di vetro creavano se colpiti dai raggi del sole.


Dopo aver visitato le parti accessibili del palazzo (purtroppo c'erano aree chiuse al pubblico) eravamo pronti per il pezzo forte della giornata... il Wat Pho, ovvero il tempio del Buddha reclinato. Penso di avere visto questa foto tante volte ma penso di aver realizzato che si trovasse a Bangkok solo poco tempo fa. Non vedevo l'ora di "incontrarlo" di persona. Nonostante le gomitate e qualche spintone con altri turisti un po' maleducati, una volta che si scorge questa statua in tutti i suoi 46 metri di lunghezza, si rimane sbalorditi. Con 20 Baht è possibile acquistare una manciata di vecchie monete thailandesi da distribuire nelle ciotole. La leggenda narra che se si riesce ad arrivare all'ultima ciotola senza avanzare monete sia di buon auspicio. Io c'ho provato... quando ho finito le monete avanzavano ancora sette ciotole. Pazienza, speriamo che non sia troppo di brutto auspicio!



Terza e ultima tappa del giorno, il Wat Arun o Tempio dell'alba. In realtà questo tempio è meglio visitarlo nel tardi pomeriggio, giusto in tempo per godersi il tramonto. In stile Khmer, è interamente rivestito con porcellane cinesi che con il calare del sole rendono questo tempio ancora più bello. Non tutti sono coraggiosi da salire sulle ripide scale che portano ad una specie di terrazza da cui poter ammirare il fiume e la città.

Giorno 2: Wat Saket, Loha Pasat e Chatuchak market
Distrutti dalla lunga camminata del giorno prima, abbiamo pensato di fare la bellezza di 318 scalini per arrivare in cima a questo tempio, chiamato anche Golden Mountain. Sul tetto molte persone lasciano delle offerte e appendono delle piccole campane su cui scrivono i loro messaggi. Il suono di queste campane è tutt'altro che noioso, tanto che ne abbiamo comprata una anche noi!


Il Loha Pasat non è una meta molto gettonata dai turisti, ma a parer nostro merita una visita. Molto diverso dai tanti templi dorati, la sua caratteristica sono le guglie di ferro che risaltano sulle pareti bianche del tempio. Una scala a chioccola permette di salire sui vari piani del tempio e di godere della vista sulla città a 360°. Tranquillo e silenzioso, è un rifugio dal grande caos che si riversa sulle strade. La storia mischiata a leggenda, indica questo tempio come l'unico rimasto dei tre esistenti. Del primo, in India si sono perse le testimonianze e l'altro in Sri Lanka invece è caduto in rovina.

Ultima tappa del giorno, il Chatuchak market, chiamato anche mercato del weekend. Infatti questo mercato si svolge solo il sabato e la domenica e si trova un po' fuori centro città... ma con la metropolitana si arriva in circa mezz'ora. Chiamarlo mercato forse è riduttivo, sono 27 acri, circa 15000 (mila!!) bancarelle che vendono TUTTO, ma proprio tutto!! Molto famoso tra i locali ultimamente è diventato meta anche dei turisti e devo dire che ne abbiamo incontrati parecchi in giro. Noi siamo andati alla ricerca dei soliti souvenir e della frutta disidrata che in altri posti costa parecchio. A me ricordava molto la fiera dell'artigianato ma solo dedicata alla Thailandia. E' davvero grande e c'è da perdersi. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a gironzolare tra le varie sezioni e anche se eravamo stanchi e il tempo stringeva saremmo rimasti ancora un po'. Sono anche riuscita a trovare il sito del posto ma penso che le foto non rendano giustizia! Io non ne ho fatte perché tra le varie corsie era quasi impossibile non rimanere schiacciato e come tanti cartelli suggerivano, era meglio non tenere cose di valore a vista. Di sicuro me lo ricorderò e se dovessi tornare farò sicuramente un altro giro magari più riposata e con tanto tempo a disposizione!

In conclusione: io avevo paura di questa avventura, leggende metropolitane mettono sempre in guardia i turisti a prestare molta attenzione. Noi non abbiamo avuto nessun tipo di problema se non qualche autista di Tuk Tuk che voleva darci un passaggio, ma per il resto è stato tutto davvero bello. L'impatto forse può essere forte all'inizio, ma Bangkok è anche questo:


uno modo di vivere completamente diverso dal nostro.
Il cibo (famoso per essere il più piccante della zona) si è rivelato buonissimo e non pericoloso per il mio stomaco, e contrariamente a quello che si pensa, il cibo da strada mangiato in piedi è buonissimo!! Da provare assolutamente il Phad Thai, noodle saltati nel wok con verdure e tutto quello che si vuole per una spesa di 40 baht circa (1 euro). Buoni buoni!! Di sicuro proverò a farli anche io!
Due giorni possono essere sufficienti per vedere le cose principali ma anche pochi, dipende tutto da cosa si vuole fare. Per Singapore, Bangkok è la città dello shopping ma sinceramente noi non ci siamo neanche passati dalla zona dei centri commerciali, ce ne sono abbastanza qui! E poi se dovessimo scegliere tra un tempio e un centro commerciale, di sicuro vince il primo! Quante volte ti capita di essere in un luogo come questo?!?

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